MADELEINES CLASSICHE

 



PER UN POMERIGGIO di BURRACO!
Creare una piccola magia con questi dolcetti che accompagnano un the caldo e profumato,
 in casa, al di là del freddo, avvolti dal piacere dell'amicizia!


Non nego che qualche reminiscenza scolastica ma teneramente romantica questi dolcetti evocano ...
Perchè non tornare a letture del tempo che fu???
 Marcel Proust,
 nel primo volume de “La ricerca del tempo perduto”  sceglie proprio le madeleines come scintilla 
in grado di far affiorare un mare di ricordi.
...
Ma nello stesso istante in cui il liquido al quale erano mischiate le briciole del dolce raggiunse il mio palato, io trasalii, attratto da qualcosa di straordinario che accadeva dentro di me. Una deliziosa voluttà mi aveva invaso, staccata da qualsiasi nozione della sua causa. Di colpo aveva reso indifferenti le vicissitudini della vita, inoffensivi i suoi disastri, illusoria la sua brevità, agendo nello stesso modo dell’amore, colmandomi di un’essenza preziosa: o meglio, quell’essenza non era dentro di me, IO ero quell’essenza. Avevo smesso di sentirmi mediocre, contingente, mortale. Da dove era potuta giungermi una gioia così potente? Sentivo che era legata al sapore del tè e del dolce, ma lo superava infinitamente, non doveva condividerne la natura. Da dove veniva?"

Scopro inoltre che, come spesso accade, anche per la pasticceria, le origini di certe pietanze non sono poi così certe. Per quanto riguarda la storia della realizzazione delle madeleine, esistono almeno due versioni sulla loro origine.

La prima è legata alla religione cristiana, questo dolce infatti secondo questa versione fu realizzata in onore di Maria Maddalena, la prima evangelista di Francia, da qui deriverebbe dunque il nome madeleine e soprattutto proprio dall’ influenza religiosa deriverebbe la sua forma a conchiglia in quanto la conchiglia è da sempre il simbolo dei pellegrini.

Un’altra versione più profana, invece attribuirebbe la nascita di questo dolce sempre in Francia, ma questa volta nel 1700 ad opera di Madeleine Paulmier, pasticciera alle dipendenze del duca di Leszczyński , nonché suocero di Luigi XV. La leggenda narra che sia il re che la sua sposa, dopo aver assaggiato questi dolcetti si innamorarono a tal punto che li battezzarono con il nome della loro creatrice e li portarono alla corte di Versailles.

Origini a parte e scia di memorie accantonata eccomi a cimentarmi!

La ricetta è rigorosamente presa dal blog di Csaba della Zorza (qui) che ho testato anche per la pavlova ed è una garanzia.

INGREDIENTI

100 g di burro + 10 g per lo stampo

2 uova grandi

100 g di zucchero

100 g di farina + 10 g per lo stampo

1 cucchiaino di lievito per dolci

zucchero a velo per finire

CHE FARE

Metto il burro in un pentolino e lo faccio fondere su fiamma molto bassa, togliendolo dal fuoco prima che sia sciolto tutto. Lo tengo da parte, in modo che si intiepidisca, mentre preparo le uova.


Metto le uova e lo zucchero in una ciotola capiente e le monto fino a che il composto "scrive", usando una frusta elettrica ho impiegato circa 5 minuti. Devo ricordarmi di non lasciare troppo a contatto lo zucchero con le uova perchè queste ultime "cuociono" e lo zucchero rimane cristallizzato ...


Mescolo in una ciotola separata la farina e il lievito, poi inizio ad aggiungerli al composto di uova, setacciandoli direttamente sulla superficie della ciotola, un po’ alla volta, e amalgamando delicatamente con una spatola. Prelevo due cucchiai dell’impasto e li aggiungo al burro fuso, mescolando bene, poi verso il burro diluito con l’impasto nella ciotola, lentamente, sempre incorporando con la spatola.


Copro la ciotola con un pezzo di pellicola facendola aderire all’impasto o con il proprio coperchio e metto in frigorifero per 3 ore. È importante che l’impasto sia ben freddo quando lo cuocio. Imburro e infarino molto bene uno stampo per madeleines (il mio è doppio e in silicone), scuotendo via l’eccesso, poi lo metto in frigo con l'impasto. 

Nel caso si usi il giorno seguente preparo gli stampi e li lascio in freezer per mezz'ora.

Accendo il forno a 220°C. 

Usando un cucchiaio o una sac à poche, riempio lo stampo con l’impasto, avendo cura di lasciare un po’ di spazio per la lievitazione. Inforno e cuocio per 8 – 9 minuti, sino a che si vedranno i bordi che iniziano a dorarsi.


Tolgo le madeleines dal forno e le giro subito su una griglia da raffreddamento.

Servo subito, o comunque il giorno stesso in cui le preparo, aggiungendo un po’ di zucchero a velo come decorazione sulla sommità.

Ho provato a conservarle in frigo, in una scatola di latta: possono essere tranquillamente gustate il giorno seguente!

Non mi sono bastati i due stampini in silicone per esaurire l'impasto quindi, con la sac a poche, ho preparato dei pirottini individuali: il risultato è stato comunque ottimo!!!


Enjoy!

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