CARBONE DOLCE? NO ... GRAZIE!

 


Attirata dalla possibilità di creare un piccolo dono per l'epifania ai miei cuccioli ... ormai grandi, mi sono buttata nella preparazione del carbone dolce, attivata da una ricetta della Cucina Italiana.
Sono anche andata in erboristeria a cercare il  carbone vegetale quale colorante naturale ... insomma ho fatto del mio meglio.
La prima sperimentazione è completamente fallita: non sono riuscita a superare i 110°C per lo zucchero, il risultato è rimasto molliccio ed inutilizzabile!
Non ho mollato la presa: rifatto l'esperimento ho deciso per la cottura in forno ... qui, apriti cielo! Il composto, pari ad un blob molliccio ha invaso tutto il forno, in tutte le direzioni, su tutti i componenti. Il mio forno nuovo! Lo credevo irrimediabilmente devastato.
Con santa pazienza mi sono messa ad assorbire lo zucchero appena è stato maneggiabile e con timore reverenziale sono riuscita a ripulire anche le guarnizioni! Ma che stress ... che fatica!
Ho ottenuto qualche carboncino (vedi foto!) ma, credo proprio, non lo rifarò mai più.
Ecco comunque la ricetta copiata pari pari dalla rivista

"Preparate una glassa con un albume montato a neve ben soda, 200 gr di zucchero semolato, un cucchiaio di alcool puro ad uso alimentare (o vodka), 100 gr di zucchero a velo e qualche goccia di colorante nero. A parte versate 300 gr di zucchero semolato in una casseruola non molto grande e copritelo con dell'acqua.  Mescolate e fate cuocere per circa 10 minuti fino a quando lo sciroppo inizierà a caramellarsi diventando dorato. Lo zucchero deve arrivare alla temperatura di 141°. Se avete un termometro da cucina utilizzatelo. Abbassate il fuoco e versate dentro lo sciroppo tutta la glassa mescolando rapidamente per incorporarla. Versate il composto in uno stampo antiaderente e schiacciatelo con delicatezza per dargli una forma. Lasciatelo raffreddare e poi rompetelo a pezzi non regolari."

Attenzione a maneggiare il composto onde evitare ustioni.


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