PATE' DI ABBACCHIO PASQUALE




Ed eccoci a Pasqua un'altra volta!

Una pasqua molto molto prossima all'inizio della primavera,

 una strana primavera troppo calda

troppo fredda 

con mattini ancora gelati ...

Ma nulla ci impedisce di cucinare un bel piatto di abbacchio. La confezione acquistata comprende anche le interiora del capretto da latte: polmone, fegatini e cuore ...

Ho trovato e sperimentato una deliziosa ricetta rimaneggiandola secondo i nostri gusti e il piatto potrebbe entrare nel novero delle nostre tradizioni!

Ne produrrò documentazione! Per me che non gradisco molto la carne ho sperimentato questo pate' realizzato con le interiora dell'agnello. Una sperimentazione molto gradevole che ho abbinato ad una deliziosa torta pasquale marchigiana che mi è stata donata dalla zia, in prima battuta e che, una volta tornata a casa, ho coniugato con la mia brisèe realizzata con rimacinata di semola.

La grana un po' ruvida della brisèe si è molto ben accompagnata con la delicatezza e la morbidezza del patè realizzato!

Alla carica dunque per segnarci gli ingredienti giusti e sperimentare di nuovo questa meravigliosa preparazione:

INGREDIENTI PER UNA TERRINA (10 pax circa)

le interiora dell'agnello da latte: polmone, cuore, fegatini, reni

una cipolla 

una confezione di panna da cucina

olio evo, una noce di burro

sale, le cinque bacche, profumi a piacere (alloro e salvia non possono mancare)

un bicchierino di cognac

il succo di mezzo limone

CHE FARE: la notte precedente ho sciacquato le interiora e le ho lasciate a marinare in un bicchierino di aceto di mele per attenuare il gusto del selvatico.

La mattina seguente in una padella larga e bassa ho sciolto la noce di burro che ho aromatizzato con le erbe a disposizione, ho aggiunto la cipolla tagliata sottile ed ho lasciato che si rosolasse dolcemente. Ho disposto le interiora in modo che fossero ben distese e si rosolassero equamente in ogni loro parte. Ho versato poi il cognac e l'ho lasciato evaporare molto dolcemente. Ad evaporazione avvenuta ho aggiunto la panna da cucina e tagliato grossolanamente le frattaglie. Ho continuato la cottura a fuoco molto basso lasciando che la panna piano piano si addensasse intorno ai diversi pezzi. Ho aggiustato di sale e ho macinato sopra le cinque bacche mescolando accuratamente il tutto.

Quando la panna ha raggiunto la giusta consistenza, ho tolto alloro e salvia e ho riversato la preparazione in un boccale alto aggiungendovi il succo di mezzo limone. Con l'aiuto del frullatore ad immersione ho ridotto il tutto in crema, aggiungendo un filo d'olio evo.

La triturazione deve avvenire a preparazione ben calda perchè le diverse consistenze delle frattaglie raggiungano una buona uniformità.

Il profumo era delizioso, il gusto delicato e la consistenza vellutata 😋😋😋 questa me la devo rifare ... assolutamente!

Giusto anche l'abbinamento con la torta pasqualina marchigiana, con la brisèe rustica e, per non farmi mancare nulla, oggi anche con un delizioso pane alle verdure di stagione. Antipasto, primo e secondo insieme, da non dimenticare in qualche occasione prossima di buffet!


Bon Appetit!

👌😋

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