CON LE BUONE ERBE DELL'ORTO


Le chiamiamo ERBACCE, 
le strappiamo, le detestiamo ma ...
non tutte e non sempre sono così sgradevoli o nocive:
provare per credere!
 In questo momento piace molto chiamarle 
"erbe vagabonde" 
come le ha ribattezzate Gilles Clément... è molto schick.
 "Vagabonde" rende immediatamente l'idea di come crescano qua e la 
(per lo più dove non le vorresti) 
molto liberamente e soprattutto con pochissime esigenze. 
Non sono una nuova invenzione, ci sono sempre state, anzi tornando indietro nei secoli erano molto usate come rimedi medicamentosi e per uso alimentare. 
Erano le erbe del popolo, quelle che crescevano spontaneamente ai bordi delle strade sterrate e nei luoghi incolti, così che tutti potevano coglierne liberamente.
Eccone alcune:
Rumex acetosa


Trifolium
 Sono prelibatezze, 
commestibili ottime nelle insalate, nei ripieni, nelle frittate o per insaporire altri cibi.
Basta raccoglierle di buon ora nell'orto di casa, meglio non per strada o nei fossi: possono essere state ricettacolo di deiezioni animali, polvere ... e quant'altro!
Lavarle e sgrondarle per bene
Scottarle in padella con un filo d'olio, per far perdere loro la tenacia che le contraddistingue.
Farle asciugare per bene alzando il fuoco e tritarle con qualche foglia di menta, di basilico, di timo ... con qualcuno degli odori che ci sono più vicini.
trasformarle poi in :
in frittata
con l'aggiunta di uova, formaggio e un goccio di latte

in una torta salata
con ricotta e Parmigiano
o formaggio a piacere!

in un tortino o muffin
con l'aggiunta di un po' di farina
alla miscela di uova e formaggio!
Allora occhi attenti ai propri passi, dita svelte nella raccolta ed un po' di tempo in cucina per renderle "edibili"!!!

Bon Appetit!

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