Cosa ti puo' capitare gironzolando per negozi di casalinghi????!
Come minimo che si riesca a scovare quel tale stampo ... quello che hai sempre cercato e desaparecito dagli scaffali o meglio, non cosi' visibile come vorresti!
Ebbeneee !!!! Eccolo
...
lo stampo per
"AMOR POLENTA!"
così carino con le sue scanalature che ... invoglia!
Parto alle ricerca degli ingredienti, delle curiosità perchè un briciolo di curiosita' in cucina non guasta mai!
Parto alle ricerca degli ingredienti, delle curiosità perchè un briciolo di curiosita' in cucina non guasta mai!
Da buona milanese
mi butto a capofitto scoprendone le origini…
L’Amorpolenta è un dolce tipico
della tradizione dolciaria lombarda; a Varese, dove viene ancora preparato
secondo la ricetta tradizionale, lo si trova sia nelle case private che nelle
pasticcerie, nei caffè, nelle panetterie e nelle gastronomie; proprio per
questo motivo l’Amorpolenta viene anche chiamato “Dolce Varese”.
L'amorpolenta è un dolce che affonda le sue radici nella cucina della tradizione quando ...
L'amorpolenta è un dolce che affonda le sue radici nella cucina della tradizione quando ...
“ Dopo la raccolta del mais, per la freschezza della farina ottenuta dalla nuova macinatura, è uno
dei primi dolci che si prepara con l’arrivo dell’autunno e durante l’arco
dell’inverno, anche se oggi lo si può gustare tutto l’anno. Come detto è un
dolce semplice e i suoi ingredienti lo confermano. La ricetta base e
tradizionale prevede: farina di mais fioretto, burro, zucchero, uova e farina
di fecola. I più raffinati aggiungono farina di mandorle o nocciole, per renderlo
ancora più gustoso e profumato. Oggi la fantasia di esperti pasticceri lo
arricchisce ulteriormente con uvetta passita o scaglie di cioccolato fondente,
ottenendo così altre due varianti. Tocco finale, una generosa spolverata di zucchero a velo vanigliato a totale copertura.
Un personale suggerimento d Antonio Andreani – Enogastronomo docente di antropologia e
merceologia alimentare Università dei Sapori :
gustatelo con delle sottili fettine di
cotognata oppure servitelo con una deliziosa gelatina di mele
cotogne. Accompagnatelo con un buon caffè o con del the Rooibos, ma per un
autentico e sorprendente sapore provatelo con un orzo caldo con scorzetta d’arancia.
E proverete una sensazione al palato che è al contempo gustosa ed elegante.”
INGREDIENTI
70 grammi di farina di grano tenero OO
70 grammi di farina rimacinata di mais60 grammi di fecola di patate70 grammi di farina di mandorle o mandorle a
lamelle o intere (queste ultime due da frullare finemente con lo zucchero)2 uova + 2 tuorli125 grammi di burro125 grammi di zucchero a veloSemi di una bacca di vaniglia (o aroma di
vaniglia)Accendo il forno
a 190°.Monto molto bene il burro con lo zucchero fino ad
ottenere un composto soffice e chiaro.Mescolo le farine , le aggiungo con una spatola, a mano, facendo attenzione a non smontare il composto.Imburro ed infarino lo stampo con le scanalature e verso il composto.Inforno per 20’-25 ‘ a temperatura 180°C/ 200°C.Se la superficie dovesse scurirsi troppo durante la cottura, la copro con un foglio di alluminio leggermente appoggiato.A cottura ultimata, attendo qualche minuto che il dolce si intiepidisca, poi lo sformo e lo spolvero di zucchero a velo.
la presenza di farina di mandorle, non è l'unica divagazione di questa versione, la ricetta originale, infatti, non prevede la sostituzione di una parte di farina di grano e di mais con la fecola di patate, nè quella dello zucchero semolato con zucchero a velo.
Queste modifiche tendono ad ingentilire un po' la consistenza del dolce, considerata la corposa presenza della farina gialla.Lo stampo da amorpolenta, generalmente in alluminio, regala al dolce, oltre ad una forma deliziosa, una cottura perfetta, avendo giuste dimensioni di lunghezza, larghezza e profondità, ma purtroppo non sempre è facilmente reperibile; nel caso non lo si trovasse, nulla vieta di utilizzare qualsiasi altra forma, curando di adeguare il tempo di cottura.Per preservare la morbidezza del dolce, conservarlo chiuso in un sacchetto di plastica per alimenti.
CHE FARE:
Aggiungo la
vaniglia e poi, uno alla volta, prima i tuorli poi le uova intere.
Frullo le
mandorle con lo zucchero a velo e la rimacinata di mais
Grain de sel:
Ricordarsi di frullare le mandorle con lo zucchero e
la rimacinata di mais per rendere più sottile la grana.
Bon Appetit!
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